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IN CONVERSATION WITH: Mama Snake e Tanya Akinola, una celebrazione di 5 anni di innovazioni sonore attraverso Amniote Editions

Amniote Editions celebra il suo quinto anniversario con l’uscita di due album: HoxV-1: ECDYSIS, che rivisita i lavori celebri dell’etichetta, incluse collaborazioni con produttori storici che ne hanno definito il suono, e HoxV-2, che riflette la cura nell’esplorazione sonora e nella reinvenzione, nonché la profonda amicizia con Spekki Webu, la cui collaborazione è stata centrale nel plasmare la visione artistica dell’etichetta. Fondata da Tanya e Sara, l’etichetta è diventata una forza vitale nella musica sperimentale, privilegiando collaborazione, libertà creativa e pratiche etiche rispetto alle norme convenzionali del settore.

Nata come risposta al paesaggio musicale commerciale, Amniote Editions promuove una creatività senza restrizioni, concentrandosi sulla musica stessa piuttosto che sulla personalità, come dimostrato dalla sua distintiva guida di stile “rettiliana” che richiede agli artisti di adottare nuovi pseudonimi. La dualità geografica dell’etichetta, con Tanya nella cosiddetta Australia e Sara in Danimarca, ha coltivato un dialogo transnazionale unico, unendo comunità artistiche diverse.

Gli album celebrativi incarnano la traiettoria di Amniote Editions. HoxV-1: ECDYSIS rivisita i lavori fondativi dell’etichetta, offrendo una retrospettiva e un’antologia contemporanea, mentre HoxV-2 esplora narrazioni sperimentali che espandono gli orizzonti sonori. Insieme, sottolineano l’impegno dell’etichetta per l’innovazione e la sua capacità di bilanciare riflessione e slancio verso il futuro, mantenendo l’amicizia come valore centrale del progetto. Amniote Editions continua a ridefinire i confini del suono, sostenendo la sua missione di integrità artistica e impegno culturale guardando al futuro.

Per celebrare questo traguardo, abbiamo parlato con Tanya e Sara del percorso dell’etichetta, dei momenti fondamentali e delle collaborazioni che hanno plasmato la sua identità unica. Le loro riflessioni offrono una comprensione più profonda dell’etica di Amniote Editions e della visione che guida il suo prossimo capitolo.

Amniote Editions ha raggiunto il traguardo dei cinque anni come etichetta. Quali momenti sono stati cruciali nel definire l’identità della label negli anni e renderla così unica?

Tanya: L’etichetta ha avuto molti momenti significativi che hanno influenzato e plasmato la sua evoluzione. Per me, l’amicizia e l’ammirazione profonda per la musica creata dagli amici sono sempre state una forza guida, presente fin dall’inizio. Riponiamo piena fiducia nella visione degli artisti, il che si traduce in un processo molto fluido e in una gamma completa di suoni e visioni che hanno definito la label. Un altro punto importante è la connessione tra Sara in Danimarca e me nella cosiddetta Australia. La nostra distanza geografica e il tempo trascorso nelle città l’una dell’altra hanno influenzato gli artisti con cui collaboriamo, creando una connessione intercontinentale molto speciale tra artisti e comunità.

Cosa ha plasmato Amniote Editions nella realtà che è oggi? Quali movimenti o culture hanno influenzato il suo sviluppo?

Tanya: Artisticamente, il progetto è una sintesi dei movimenti micro-dance anti-commerciali di ieri che ci hanno ispirato a intraprendere questo percorso, oltre che delle connessioni attuali con gli artisti. Sara e io amiamo i suoni che evocano un elemento emotivo, così come quelli che si adattano a esperienze sia in scantinati bui e sudati, sia in vaste foreste aperte, una caratteristica che credo si possa sentire nella musica. Dal punto di vista etico, condividiamo la visione di lavorare solo con persone simpatiche e amici, mantenendo il focus sull’arte e non sul profitto. “Fanculo i grandi establishment, manteniamo il progetto guidato dall’arte e dal gioco” è un principio che ha mantenuto l’etichetta su un certo percorso.

(Mama Snake) La tua musica ha sempre incarnato la resistenza attraverso la musica, offrendo un’alternativa al mainstream. Questo ethos si riflette anche nell’etichetta?

Sara: Mi fa piacere che tu lo pensi, è un elemento molto presente nel mio approccio a tutto ciò che faccio. La musica elettronica non esisterebbe senza le comunità nere e queer che hanno aperto la strada per tutti noi per decenni, e sento che tutti abbiamo una responsabilità nel modo in cui ci comportiamo nel mondo e nel lavoro che facciamo. Venendo da un contesto privilegiato in Danimarca, sento la responsabilità di restituire e di ascoltare nel miglior modo possibile, anche se non sono perfetta ed è un viaggio che dura tutta la vita. Ho trovato comunità e famiglia in tutto il mondo rimanendo fedele ai miei valori, e non c’è denaro al mondo che potrebbe eguagliare ciò. Questo rende più facile perseguire un’alternativa alle parti più mainstream della scena. Detto ciò, tutti dobbiamo pagare l’affitto e a volte sperimentare cosa significhi esibirsi su palchi più grandi e testare i confini. Ma non mi vedrete mai suonare nell’entità sionista dell’apartheid Israele o a festival finanziati da governi che lavano l’immagine di regimi oppressivi ovunque. Tanya ed io ci impegniamo a gestire Amniote Editions allo stesso modo, pagando agli artisti una quota equa e mostrando loro piena trasparenza sulle finanze. Questo è raro tra le etichette, ma spero che cambi. È un lavoro duro con pochi ritorni data la natura dello streaming e del consumo musicale, ma lo facciamo perché vogliamo e speriamo di essere un esempio per gli altri.

Con HoxV-1 avete invitato artisti a reinterpretare tracce da album passati, incluse alcune delle opere più influenti come la prima capsule HoX-A e la collaborazione con il collettivo queer berlinese Mala Junta. Come riflette questo atto di rivisitazione e rielaborazione musicale il vostro spirito di reinvenzione?

Tanya: Cerchiamo sempre modi per fare qualcosa di diverso, perché ci mantiene motivati e permette agli artisti di sperimentare ed esprimersi in modi forse diversi dai loro progetti principali. Con la compilation di remix, è un modo per riconoscere e ringraziare chi ha plasmato Amniote, dare nuova vita ai brani originali e celebrare il momento attuale del progetto. Amiamo la reinvenzione e invitare artisti di vari ambiti a reinterpretare Amniote—sia attraverso arte visiva, tessuti o altre forme—esplorando come trasformano la musica in nuove espressioni tangibili o alternative.

Tracce come il remix di “Voy Voy” di Nature Boy e quello di “Hey Mami” di Horny Toad spiccano tra i punti salienti.

Amniote Editions · Mac Declos – Voy Voy (Nature Boy Remix)

Ci sono remix in HoxV-1 che hanno un significato personale per voi o che ritenete rappresentino l’essenza dell’etichetta?

Tanya: Prima di collaborare con Sara su Amniote, ero già attratta dalla sua capacità e da quella dell’etichetta di incorporare sensibilità emotive ed sperimentali nello spazio “techno”. Penso che tutte le tracce incarnino Amniote a modo loro. Entrambi i remix di Mehen da parte di AEpep e Mac Declos hanno per me un significato speciale. Ho adorato il primo EP di Mehen e sono rimasta totalmente conquistata dall’etichetta fin dal primo ascolto. Ricordo vividamente l’emozione di sentire Sara suonare i brani di Mehen dal vivo per la prima volta e l’eccitazione quando il vinile arrivò al distributore per cui lavoravo, accompagnato dall’incredibile artwork di Rose Marie Johansen. Ascoltare i remix mi ha dato quella stessa emozione.

Amniote Editions ha intrapreso il tour globale ECDYSIS, portando il suono dell’etichetta in molte città e venue iconiche come Basement, Fuse, Fold e altre ancora. Quali performance o venue sono state più significative per voi finora, e perché?

Sara: Sono molto orgogliosa di questo tour che abbiamo costruito con il mio caro agente e amico Charles. È il modo migliore per celebrare il quinto anniversario, portando le persone con cui abbiamo lavorato in tutti questi anni in grandi venue e invitando anche talenti locali ed emergenti. Speriamo di replicare questa esperienza l’anno prossimo in Australia con gli affiliati di Amniote. Molte delle venue sono luoghi con cui ho un forte legame personale e che rispetto per il modo in cui gestiscono le cose. Come FOLD a Londra, un club che restituisce molto alla comunità costruendo studi musicali e aprendo presto un negozio di dischi e un ristorante. Lo stesso vale per Basement a NYC, che coltiva forti residenti a livello locale e internazionale mentre espande il proprio spazio. Entrambi questi club hanno forti radici georgiane e devo menzionare che avevamo pianificato una serata etichetta a Bassiani a Tbilisi, ma è stata annullata a causa delle proteste contro il governo illegittimo e le leggi anti-LGBTQIA+. Sosteniamo pienamente la lotta del popolo georgiano per la libertà.

Spekki Webu ha dato un contributo significativo ad Amniote Editions, specialmente con il progetto Heliobolus in HoxV-2. Cosa rende unica la vostra collaborazione con lui e come il suo lavoro ha influenzato la direzione dell’etichetta?

Sara: È un grande onore, a livello personale, che Chris (Spekki Webu) ci abbia affidato il suo album di debutto, che è essenzialmente Amniote nel suo spirito. Amiamo lavorare con gli artisti spingendo la loro visione artistica. Come per tutte le persone che collaborano con l’etichetta, puntiamo a far sì che si sentano libere di esprimere pienamente la loro creatività, a meno che non ci chiedano un coinvolgimento attivo nella scelta delle tracce; in quel caso Tanya e io ci occupiamo di più della curatela. La direzione dell’etichetta è plasmata più dagli artisti che da noi, e spero che non diventi mai troppo statica in un unico universo sonoro, così possiamo continuare a sorprendere. Tuttavia, desidero continuare a pubblicare musica con coloro con cui abbiamo già lavorato, restando aperte a nuove collaborazioni.

Mentre HoxV-1 guarda al passato, HoxV-2 esplora narrazioni sperimentali. Come si completano queste due uscite e cosa rivelano sull’evoluzione di Amniote Editions?

Tanya: HoxV-1 è una celebrazione del nostro passato e presente, mentre HoxV-2 rappresenta una celebrazione dell’amicizia tra Sara e Chris e del presente/futuro dell’etichetta. Penso che rivelino il valore che attribuiamo all’amicizia con i nostri artisti e alla fiducia che abbiamo in loro nel reinterpretare Amniote attraverso la loro lente personale. Ci entusiasma sentire gli artisti esplorare diverse sfaccettature del loro suono usando Amniote come portale per queste esplorazioni. Rimaniamo fedeli all’idea di lasciarli creare senza interferenze, e il risultato è musica che trasuda libertà. Amniote è in continua evoluzione perché è guidata dai suoni degli artisti che ci ispirano e che consideriamo amici.

Amniote Editions è stata costruita su una base di passione e amicizia. In che modo la dinamica tra te e Tanya ha plasmato l’identità e le decisioni dell’etichetta nel corso degli anni?

Tanya: Penso che sia stata plasmata come quando hai un’amica con cui condividi il gusto musicale e dialoghi continuamente scambiandoti brani e artisti che ami. Gran parte è ovviamente dovuta alla distanza geografica tra di noi, che ci permette di introdurci reciprocamente ad artisti che l’altra potrebbe non conoscere. Questo crea connessioni tra artisti di tutto il mondo e rende ancora più speciali i momenti in cui possiamo riunirci di persona. Sara: Fare le cose insieme è molto più divertente e gratificante che farle da soli, e penso che i risultati migliori derivino da idee condivise e collaborazioni. Come ha detto Tanya, è davvero facile lavorare insieme perché condividiamo valori ed etica simili e abbiamo una grande fiducia reciproca nel gusto musicale dell’altra. Sono grata per la nostra dimensione globale; la scena è così eurocentrica che è bello poterla spezzare un po’.

La guida di stile rettiliana è un aspetto unico di Amniote Editions, che richiede agli artisti di adottare nuovi pseudonimi in linea con questo tema. Cosa ha ispirato questa scelta creativa e come contribuisce alla visione coesa dell’etichetta?

Sara: Volevamo che il progetto avesse un quadro concettuale per allontanarsi dagli aspetti del “culto della personalità” nell’industria musicale, dove a volte il profilo dell’artista riceve più attenzione della musica stessa. Volevamo spingere affinché fosse la musica a essere al centro: la gente riesce ad apprezzarla senza sapere immediatamente chi l’ha creata? Inoltre, è stato un modo per fare qualcosa di fuori dal comune. Certo, ha reso le cose un po’ più complicate, dato che i media e gli algoritmi premiano la riconoscibilità, ma nonostante ciò siamo ancora qui dopo 5 anni, ehehe.

L’industria musicale è sempre più guidata da algoritmi, dalla commerciabilità e dal consumo veloce. Amniote Editions si distingue come etichetta che prioritizza la visione artistica e contributi culturali a lungo termine rispetto alla vendibilità. Come vedete lo stato attuale dell’industria musicale e quale ruolo pensate che etichette indipendenti come Amniote possano avere nel contrastare queste tendenze?

Tanya: C’è davvero molto da dire sullo stato attuale dell’industria musicale e su come le raccomandazioni algoritmi che cercano di dettare le nostre scelte e diluire l’arte, e su come la viabilità economica e commerciale sia diventata la priorità dell’industria e del mondo in generale. Tuttavia, senza soffermarsi troppo sugli aspetti negativi, credo che il ruolo delle etichette indipendenti nel contrastare queste tendenze sia restare fedeli a una visione artistica, ai valori e alle micro-comunità da cui sono nate. C’è spazio per le nicchie, e se si coltivano le proprie comunità, queste possono sostenerti. Credo che le persone desiderino musica autentica e di far parte di una comunità che condivida i loro interessi e valori, piuttosto che essere alimentate con stronzate da grandi corporation. Questo è entusiasmante!

Sara: Concordo con tutto ciò. Può essere scoraggiante essere esposti costantemente a ciò che fanno gli altri sui social media; non è salutare per il cervello umano elaborare tutte queste informazioni, per non parlare del confronto che crea. Per me, continuo a dirmi che se anche solo 10 persone vengono toccate e amano la musica che pubblichiamo, è abbastanza. Tuttavia, è complicato navigare su come far scoprire la musica alle persone, ma credo che ci saranno sempre persone che cercano al di fuori del mainstream e dei social media. Per fortuna abbiamo ancora piattaforme come Bandcamp, che adotta un approccio molto peer-to-peer, e questo mi dà speranza. Continueremo a fare quello che facciamo, indipendentemente da ciò che è di tendenza o meno, indipendentemente dai social media e dagli algoritmi. Non è mai stato quello il nostro scopo.

Se poteste definire l’eredità di Amniote Editions in una frase, quale sarebbe?

Tanya: Una generazione amniotica di amicizia e libera espressione artistica che connette comunità attraverso i continenti, rifiutando la conformità commerciale.

Noi, di t-mag, chiediamo a chi può di supportare la lotta per la libertà e l’uguaglianza in Georgia donando a organizzazioni locali e iniziative dedicate a questa causa, come Bassiani, Left Bank, KHIDI e altri spazi che stanno concentrando i loro sforzi e risorse per resistere a queste misure governative oppressive. Inoltre, vi invitiamo a leggere l’articolo Georgia: The whole club scene for the cultursoe of dissent! di Giulia Massara sul sito di t-mag.

credits: ph. Noah Umur Kanber