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Music

XP MUSIC FUTURES: la trasformazione del deserto in un hub culturale

words: Tatiana Tardio

17.12

XP MUSIC FUTURES: la trasformazione del deserto in un hub culturale

XP MUSIC FUTURES: la trasformazione del deserto in un hub culturale

Fin dalla cerimonia di apertura è stato chiaro che l’obiettivo di XP era molto più ambizioso di una semplice conferenza musicale. Con il Ministro della Cultura saudita che ha supportato le idee innovative dei giovani, inserendo XP nella prima edizione della Riyadh Music Week, è emerso subito il desiderio di creare qualcosa di duraturo e significativo: un vero e proprio spazio in cui la musica, e tutte le persone che la vivono, potessero convergere per tre giorni intensi di scambi, apprendimento e crescita.

La cerimonia di apertura ha visto l’esibizione simultanea di un gruppo tradizionale locale e di una performance reggae, a simboleggiare la fusione tra la cultura saudita e l’innovazione musicale globale. Un chiaro messaggio: rimanere radicati nelle proprie radici culturali senza chiudersi all’evoluzione musicale globale. Questo è stato il primo segno che XP non si sarebbe limitato a presentare un singolo genere musicale, ma avrebbe accolto e celebrato tutte le forme artistiche, con la musica come forza unificante.

Un aspetto che ha reso XP particolarmente potente è stato il suo approccio inclusivo. L’evento ha unito artisti, professionisti e appassionati di musica da ogni parte del mondo, tutti accomunati dalla passione per l’arte sonora. XP ha saputo creare uno spazio in cui la scena queer ha trovato visibilità e supporto, confermando la sua apertura e il suo impegno verso la diversità in tutte le sue forme. Nonostante la diversità di provenienza e genere musicale, ciò che ha unito i partecipanti è stato il valore intrinseco della musica, che è riuscita a mettere in secondo piano ogni barriera culturale, linguistica e geografica. Tre giorni di intensa collaborazione e condivisione, dove la musica ha rappresentato il motore di tutto. Inoltre, XP ha offerto l’opportunità di scoprire una miriade di artisti nuovi e talentuosi, che difficilmente avrei incontrato altrove. La varietà di proposte musicali e la presenza di artisti emergenti ha reso l’esperienza unica, aprendo orizzonti a suoni e culture che altrimenti sarebbero rimasti sconosciuti. Nonostante la diversità di provenienza e genere musicale, ciò che ha unito i partecipanti è stato il valore intrinseco della musica, che è riuscita a mettere in secondo piano ogni barriera culturale, linguistica e geografica. Tre giorni di intensa collaborazione e condivisione, dove la musica ha rappresentato il motore di tutto.

XP ha offerto un programma estremamente variegato e curato, con spazi dedicati a ogni tipo di esigenza e interesse. Dal mercatino di cassette e vinili, gestito da tre appassionati locali che abbiamo incontrato qualche giorno dopo al Souk, a un’area dedicata alla cura dell’udito, fino agli spazi pensati per intrattenere i più piccoli. Ogni angolo dell’evento è stato progettato per arricchire l’esperienza dei partecipanti, rendendo XP un evento per tutti, senza distinzioni.

I workshop e i panel, ben strutturati e ricchi di contenuti, sono stati tra i momenti più apprezzati dell’evento. Personalmente, ho partecipato a un workshop di produzione musicale curato da due esperti italiani. L’interesse dei partecipanti è stato enorme, con numerosi professionisti che mi hanno richiesto delle registrazioni, un segnale chiaro della forte domanda di formazione, soprattutto nel campo della musica elettronica. In effetti, XP ha saputo dare ampio spazio a questo mondo underground, ospitando esperti internazionali e festival musicali che hanno condiviso le proprie esperienze e conoscenze, dimostrando che oggi più che mai è fondamentale creare piattaforme di dialogo in grado di abbattere le barriere tra diverse culture musicali.

Un altro aspetto straordinario di XP è stato l’uso della musica come strumento terapeutico. L’evento ha voluto esplorare il potenziale della sound therapy, coinvolgendo esperti e professionisti che utilizzano la musica per migliorare la salute fisica e psicologica. Un test sull’udito ha sensibilizzato il pubblico sull’importanza della prevenzione e della cura, offrendo una riflessione su come la musica possa giocare un ruolo fondamentale anche al di fuori del suo aspetto artistico.

XP ha anche messo in evidenza la ricchezza della tradizione musicale araba. Lo spazio dedicato alla “Music Commission” ha visto performance che hanno celebrato i suoni locali, creando un’atmosfera di inclusione e di condivisione. Persone di diverse culture si sono unite per ballare insieme, testimoniando l’universalità del linguaggio musicale. È stato bello vedere come la tradizione araba, pur mantenendo intatta la propria identità, fosse capace di dialogare con un pubblico internazionale.

La Mdlbst House, un altro luogo simbolico dell’evento, ha rappresentato perfettamente il connubio tra tradizione e innovazione. Di giorno, è un caffè-bar che ospita una piccola selezione di dischi e offre uno spazio per la radio e lo studio di registrazione. Di notte, si trasforma in un club con uno dei sound system di altissima qualità.

XP è stato anche l’evento che ha abbattuto le barriere tra artisti e pubblico. Un esempio emblematico è stato l’annuncio, fatto poche ore prima, che David Guetta avrebbe tenuto una masterclass aperta a tutti. Questa iniziativa ha permesso ai fan di incontrare uno degli artisti più celebri al mondo e di apprendere direttamente da lui, offrendo un’opportunità unica di crescita per chiunque voglia avvicinarsi al mondo della produzione musicale.

Alla fine, XP ha rappresentato un’occasione irripetibile di esplorare la tradizione musicale araba, ma con un sapore internazionale che ha saputo coinvolgere il pubblico globale. È un evento che ha creato un vero e proprio ecosistema culturale in cui la musica è stata il collante che ha unito persone di ogni angolo del mondo.

Riyadh, grazie a XP, ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per diventare una capitale culturale di rilevanza mondiale, in grado di accogliere artisti, professionisti e appassionati di musica da ogni parte del globo.

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