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Music

What U Mean by Plethor X: Burn and dance negli spazi di Terraforma exo

words: Giulia Massara

12.06

What U Mean by Plethor X: Burn and dance negli spazi di Terraforma exo

What U Mean by Plethor X: Burn and dance negli spazi di Terraforma exo

Estrazione artistica anticonformista ed eccentrica; difformità immaginarie di un “io” indispensabile a convivenze multiformi e disparate; acrilica dualità musicale, antitetiche contrapposizioni tra ingegno e pensiero. Il concetto di “colonialismo dominante” annientato dall’idealizzazione di un insieme perfettamente congruente al credo ortodosso di What U Mean.

Jermay Michael Gabriel e Giovanni Isgrò insieme Plethor X, raccolgono attraverso un processo interrogativo, il senso artistico di più combinazioni. La differenza crea assonanza: un duplice istinto che diventa un’unità corporale dal significato acustico assolutamente unico.

Una base profondamente tradizionale che risuona nel mantenimento di una narrativa storica vitale, accordata nelle sonorità degli Habesha, amplificata dal footwork e il ghetto house, da gqom e singeli, che genera più dimensioni allusive, tra visione e percezione di una concreta sperimentazione.

Il dominio sulle risorse è il nucleo che riflette i raggi e le circonferenze di una poesia eterea, tra un ostacolo iconoclastico e la precisione di un disco “autentico”. Uno spazio contiguo tra il credo artistico e il gioco metaforico che risiede nello stesso.

What U Mean, nove brani che determinano una simultanea Strange of Fruit: il sangue, la radice e la metafora di una “chioma” che custodisce la guarigione dagli strappi esterni anestetizzati dal flusso dolorifico di una nuova alleanza.

Un concept che rispecchia la venosità frenetica di più ritmiche, concordate e associate su uno stesso pavimento che lastrica rumori ed echi fino a metterli sulle stesse righe.

Un processo linguistico che si srotola attraverso la ripetizione di un processo rimico tra riti e credenze, immaginazione e visioni nei contorni della parola di Muna Mussie. Ruolo centrale il “parlato” che ricama e infila, punto per punto, la sua estensione attraverso il filo del gesto e l’intreccio visivo.

Un disco con un’idea chiara, analitica; un comunicato geopolitico con una struttura comunicativa che solo l’arte sa battere attraversando temi identitari e sfumature territoriali. Essere non è paralisi ma crasi fisica di un’evoluzione mentale in continuo movimento: un movimento definito dalla precisione elettronica e di produzione di STILL (Simone Trabucchi) che elide perfettamente la sonorità incidendo su una texture ornata, generando picchi acustici elevati.

Configurato perfettamente con Terraforma Exo, riavvolta nella dimensione assoluta del linguaggio nomade, di strutture egemoni e residente nelle introduzioni amplificative sonore e visive.

Un luogo che si incolla all’uniformità, all’identità di un progetto di manifesto come What U means di Plethor X, rendendo organico il senso critico e essenziale di più arti in una continua narrativa, incorporando sintassi e soluzioni strutturate, aperte all’esplorazione e all’introspezione di se stesse e di altre dimensioni neo creative.

Nel dettaglio: Plethor X presenta What U Mean, progetto discografico dell’artista multidisciplinare Jermay Michael Gabriele e sound designer e produttore Giovanni Isgrò.

9 tracce che disegnano l’anima del disco attraverso più visioni e collaborazioni; Still artista centrale nell’assetto creativo milanese, fondatore dell’etichetta Hundebiss, ricercatore instancabile di più corrispondenze contemporanee, designato da una delle etichette discografiche più importanti, PAN e i remix di nobile, Losssy, Glass, WEȽ∝KER e Muna Mussie.

What U Mean è disponibile in edizione limitata e in digitale. Verrà presentato live per la prima volta il 16 giugno per Terraforma Exo, Teatro Continuo di Burri.

Bet (feat. Muna Mussie)

Kifu

Negro

What U mean

Fendika

Bet (Losssy Rmx)

Bet (nobile Rmx)

Bet (WEL KER Rmx)

Bet (Glass Rmx)

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