t-mag

Stories
About
Store
Contact

Newsletter
Stockists
Newsstands

Language:

English |

Independent-tastemaker magazine
Old-fashioned paper, new media platform

Follow us

ig
sp
tt

©2024 All Rights Reserved

We use cookies to ensure that we give you the best experience on our website. If you continue to use this site we will assume that you are happy with it.Ok

Music

Thom Yorke in Confidenza un Battiato britannico

words: Giulia Massara

2024/06/20

Thom Yorke in Confidenza un Battiato britannico

Thom Yorke in Confidenza un Battiato britannico

Musicista, pittore, compositore, attivista, Thom Yorke è tra i più grandi artisti che pensiamo di conoscere, ma mai abbastanza.

Riflessivo, coerente, schivo, teorico dell’espressività del silenzio, primo e ultimo, irriverente e inconsapevolmente iconico, Thom Yorke è l’interprete di un ideale di se stesso, un autore che sorge, muore e risorge nelle sue estremità, nei suoi eccessi sublimati, esaltati intorno ad un unico filo in continua evoluzione.

Scompigliato e scombinato all’interno di un genere tanto classico quanto avanguardistico in un percorso che, su corde tiratissime ed esili si ingigantisce di afone escursioni acustiche indomate e selvagge.

Un concept artistico articolato, sgrammaticato dentro una letteratura fatta di abbecedari, elementi di un pensiero in continua trasformazione, tra consenso ed essenza di uno stile personalissimo, unico.

Britannico fino al midollo, Thom Yorke sacralizza stereotipi istituzionali immergendoli nei vortici allucinogeni di un sonoro persuasivo, un punk dolciastro, un sentimento nuevo.

Ripercorrendo lo storico artistico ci conduce innanzitutto ai Radiohead che ci fa conoscere l’artista come uno sperimentatore inadatto e improbabile; producer di romanticherie sonorizzate alla My Bloody Valentine, tra Shoegaze e una remota digitalizzazione comunicativa.

L’esperienza di una vita sedotta e seduttrice, un incanto che si allinea e si dilata nelle sinfonie scritte e riflesse, continuamente al galoppo tra un etereo e una luce ambrata, raffinata e grezza.

Fragilità, malinconia e inusitate combinazioni tra il synth pop e un’elettronica vergine, emergono attraverso apparizioni intimissime, rarefatte e fiabesche, sconfinando in ambienti isolati, immaginari, inesistenti.

Confidenza è l’esfoliazione artistica di un principio chiaro che Thom Yorke approfondisce rivelando le vene e le corde vocali, sintassi di un testo romanzato e documentaristico al tempo stesso, istinto di visioni sognatrici, ricamate su organze disfatte e fatiscenti su un pavimento lacerato e annodato, che solo una musica generata con tanta attenzione sa far percepire.

Perché Confidenza, colonna sonora dell’ultimo film di Daniele Lucchetti, è una percezione sensoriale di umane capacità che portano verso l’oltre. Calibrata tra l’incoscienza e il battito vivo di arterie che pulsano in profondità, in un vuoto assordante e stridulo, esaustivo ed estenuante.

Il rigore sentimentale che l’artista sembra imporci è la vera prova di amore: colloquiali sonetti che deformano realtà per ricrearle in una narrazione surreale.

In Confidenza l’esercizio è la simulazione filmografica attraverso la costruzione acustica: grattare il movimento, l’azione per ritrovare il principio nell’impalcatura dell’intera esecuzione.

Il doppio tono, l’eco, il suono che si amplifica divenendo infinito indefinito in un ascolto di costanti ritmiche confidenziali.

La tensione, come in Suspiria (2018),è la membrana, pellicola protettiva dalle elasticità mentali illimitate con la puntualità di un rito, con l’insistenza di una marcia funebre fino ad aprirsi davanti ad un davanzale sinfonico di amarezza e annientamento.

La mancanza di equilibrio che non poggia su delicati fili ma si solleva spinto da una forza che dal basso soffia verso l’alto, man-tenendoci nel mezzo, accompagnandoci dentro un nido profondo come la prigione di una torre. Pungersi è l’inizio di un incantesimo che rompe la maledizione fino all’ascesa divinizzata tra anima e una trasparente fisicità.

Thom Yorke è un genio!

Share

FB
X
IG

Related
Articles

Clubbing Heritage a Bologna: perchè una riflessione sulla cultura del clubbing è necessaria?

Clubbing Heritage a Bologna: perchè una riflessione sulla cultura del clubbing è necessaria?

t-mag

10.10.24

INDIEROCKET FESTIVAL 2024: l’ Abruzzo suona a tempo di sperimentazioni sonore

INDIEROCKET FESTIVAL 2024: l’ Abruzzo suona a tempo di sperimentazioni sonore

Davide Urbani

09.10.24

Horny Jail: FASHION NEEDS SEX

Horny Jail: FASHION NEEDS SEX

Alessandro Milzoni

07.10.24

Email

Exploring the pulse of
culture since 2019.

where electronic music,
fashion and art collide.

©2024 t-mag

ig
sp
TT

Follow us

We use cookies to ensure that we give you the best experience on our website. If you continue to use this site we will assume that you are happy with it.Ok