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Music

Sunny Side Festival: dove splende la musica

words: Alessandra Gesualdi

30.05

Sunny Side Festival: dove splende la musica

Sunny Side Festival: dove splende la musica

Appena atterri a Malta, il sorriso è già stampato sul volto. Dal finestrino hai appena visto un arcipelago incastonato nel cuore del Mediterraneo, baciato dal sole e circondato da acque cristalline. È la vigilia dell’estate, l’aria è ancora tiepida. L’accoglienza, come il clima, è calorosa. Dopo poche ore, la musica si fonde con il rumore delle onde e ti chiedi se sia tutto reale: una consolle affacciata sulle scogliere, una nave pirata, un dancefloor immerso tra gli alberi.

Il concept del festival nasce da una visione audace: portare la club culture alla luce del sole. Tutto comincia nel 2018 con Sunny Side Up, un format che rompe gli schemi della notte. Danny e Luke, amici e co-fondatori, fanno i DJ già da quindici anni e hanno esperienza nell’organizzazione di eventi. Luke arriva dalla scena techno, e Danny da quella house, e insieme formano il duo UJ/DV.

Un giorno si chiedono: cosa succederebbe se provassimo a far ballare le persone a partire dalla colazione della domenica mattina?

All’inizio il pubblico è scettico, ma con il tempo la community maltese si unisce a questo nuovo modo di fare festa. Di qui, nasce poi l’idea di voler realizzare il festival, un gesto coraggioso e, al tempo stesso, una dichiarazione d’amore per la scena elettronica e per un’isola che ha tanto da offrire.

Negli anni, il collettivo ha costruito collaborazioni solide con realtà musicali affini. L’incontro con Tracy, CEO dell’agenzia Interwave (parte dell’universo Yoyaku, storico negozio di dischi parigino con etichetta e distribuzione internazionale), dà vita nel 2024 alla prima edizione del festival. Oggi, Sunny Side è guidato da quattro anime: Danny, Luke, Martin (membri di Sunny Side Up) e Tracy.

«Non vogliamo crescere troppo in fretta», racconta Danny. «Puntiamo su una crescita organica, sostenibile. È così che si costruisce un progetto destinato a durare». L’identità musicale è chiara: grandi headliner affiancati da giovani talenti, con uno spazio sempre riservato agli artisti locali. Perché Malta non è solo la cornice, ma parte viva della narrazione.

Abbiamo partecipato alla seconda edizione, dal 16 al 18 maggio 2025. La curatela è di alto livello, grazie alla collaborazione con label, promoter e collettivi internazionali di riferimento per la scena underground. Le location sono diverse ma accomunate da un’atmosfera intima e autentica.

Il venerdì si apre a UNO Malta, il più grande club open-air dell’isola, immerso nel parco nazionale. Tra giochi di luce e alberi incantati, lo stage Treehaus ospita una maratona curata da Half Baked (East London) e Det Gode Selskab (Oslo). Il B2B di Sam Bangura e Harry McCanna è iconico: la connessione tra i due DJ è incredibile, tanto che sembrano ballare più loro del pubblico. La chiusura è affidata alla regina di Perlon, Sonja Moonear, che tiene acceso il dancefloor fino all’ultimo disco. Intanto, nel Tropicana, Ryan Elliott festeggia il compleanno in consolle.

Sabato mattina si apre con lo sguardo rivolto al mare: il Tortuga Beach, nella pittoresca Little Armier Bay, offre una vista mozzafiato su Gozo e Comino. Lo stage è affidato a Why Not Club Zanzibar e Love on the Rocks, la label di Paramida, in B2B con Enrica Falqui con il warp up di JNJS fino al tramonto. Poi si torna all’UNO, dove i due stage firmati Yoyaku accolgono nomi di rilievo come Margaret Dygas, Magda, Jonny Rock, Felipe Venezuela (live), Lamache, Bruno Schmidt e Sweely, che strega il pubblico con produzioni ancora inedite. Monile e Desiree Falessi hanno regalato una performance di chiusura straordinaria, lasciando tutti con il sorriso sulle labbra.

La domenica inizia in mare aperto, con due boat party indimenticabili. Rhythm Point, crew specializzata in secret party ibizenchi, ospita Hugo Martinez e Doudou MD, mentre il media indipendente Trommel invita Nesta e Hamish & Toby. Con la capienza limitata, i partecipanti devono scegliere uno dei due: ma la serata riserva una sorpresa. Chi non è salito a bordo con Hamish & Toby li ritrova sul palco serale, dove sostituiscono Christian AB, assente per motivi di salute.

Abbronzati e ancora immersi nell’euforia, la domenica si conclude nuovamente all’UNO. La francese Airfunk, label di Maxime dB & Aline Umber,, che si distingue per un sound irresistibile e innovativo, condivide lo stage Tropicana con Outcast. Il collettivo di Torino ospita Alexia Glensy B2B Alex Dima, che portano il dancefloor nel loro universo magico di groove ipnotici, dimostrando una suprema padronanza nel costruire un viaggio sonoro coinvolgente.

Al Treehaus, dopo Dungeon Meat, Tristan da Cunha B2B Brawther, è Carista a chiudere il festival con un’energia travolgente. Per chi vuole continuare, un after ufficiale in location segreta è raggiungibile grazie a un servizio navette.

Lunedì è già tempo di tornare. Nelle valigie, dischi nuovi e amicizie preziose. Nella mente, la colonna sonora che ha riempito ogni ora, difficile da lasciare andare. E mentre ci si riabitua al silenzio, riaffiorano i ricordi: un vinile mai sentito prima, un sorriso condiviso, la consapevolezza di aver vissuto qualcosa di unico.

La buona notizia? Le date per il prossimo anno sono già online. La prossima volta, non fatevelo raccontare.

See you on the Sunny Side.

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