t-mag

Stories
About
Store
Contact

Newsletter
Stockists
Newsstands

Language:

English |

Independent-tastemaker magazine
Old-fashioned paper, new media platform

Follow us

ig
sp
tt

©2024 All Rights Reserved

We use cookies to ensure that we give you the best experience on our website. If you continue to use this site we will assume that you are happy with it.Ok

Art,Music

ROBOT 2024: un anniversario che celebra la transizione: TRANSITION—Gender, Digital, Green

words: t-mag

07.10

ROBOT 2024: un anniversario che celebra la transizione: TRANSITION—Gender, Digital, Green

ROBOT 2024: un anniversario che celebra la transizione: TRANSITION—Gender, Digital, Green

Fin dalla sua fondazione, ROBOT ha proposto una visione chiara: essere un laboratorio sonoro e visivo che fonde passato, presente e futuro. Attraverso una programmazione che ha visto protagonisti nomi come Alessandro Cortini, Ryūichi Sakamoto, James Blake e Jon Hopkins, il festival ha saputo connettere artisti di fama mondiale con una comunità che celebra la sperimentazione musicale e la continua ridefinizione dei confini tra suono e arte visiva.

Il ROBOT non è un semplice festival di musica elettronica, ma uno spazio liminale in cui il suono si espande e si intreccia con riflessioni più ampie sulla condizione umana e sul mondo in costante cambiamento.

Quest’anno, il festival celebra il suo 15° anniversario con un tema che risuona profondamente con le sfide contemporanee: Transition—Gender, Digital, Green. La lineup di quest’anno porta in scena artisti che incarnano il futuro della musica elettronica e sperimentale, con performance che mettono in discussione i confini di genere, esplorano la digitalizzazione e riflettono sull’urgenza di una transizione ecologica.

Max Cooper, noto per il suo approccio multidisciplinare che fonde scienza, musica e arte visiva, presenterà il suo tour live 3D/AV, un’esperienza immersiva che esplora il concetto di transizione attraverso il suono e l’immagine. Artisti come TOCCORORO, che mescola generi come Guaracha e Acid Guaracha, e LCY, che sfida i confini tra UK garage, breaks e techno, rappresentano perfettamente l’ibridazione musicale che caratterizza la contemporaneità.

Nel cuore del programma, però, non ci sono solo nomi di punta, ma una riflessione più ampia su cosa significa vivere in un’epoca di cambiamenti radicali. Il manifesto del festival tocca temi che vanno oltre la musica, esplorando il concetto di transizione come momento di rottura e rinascita, un’opportunità per reinventare le identità, le strutture sociali e le relazioni con il nostro pianeta.

Il manifesto del ROBOT Festival quest’anno è una chiamata alla riflessione. Non si tratta solo di musica, ma di un interrogativo esistenziale: cosa significa vivere in transizione? “Cosa è la transizione, se non un momento politico?”, si chiede il manifesto. Ogni atto creativo diventa quindi un atto politico, una forma di resistenza all’immobilismo, e la musica, in quanto linguaggio universale, diventa un mezzo per esplorare nuove direzioni, staccandosi dalle posizioni consolidate.

Il tema del festival si collega anche alle discussioni più ampie sulla digitalizzazione e sull’impatto che la tecnologia ha sulle nostre vite e sulle nostre identità. In un mondo sempre più controllato e monitorato, dove i corpi e le menti vengono sfruttati come risorse, la musica può diventare un mezzo per immaginare nuovi orizzonti, dove la transizione non è una soluzione finale, ma un processo continuo di scoperta e ridefinizione.

Ciò che rende i festival come ROBOT così importanti è la loro capacità di creare spazi di connessione reale in un mondo sempre più frammentato e iper-digitalizzato. Qui, il pubblico diventa parte attiva, non solo spettatore.

Il festival è anche un ponte tra diverse scene e culture: l’ibridazione sonora tra i ritmi tribali di TOCCORORO e la techno sperimentale di Max Cooper, o il suono radicale della Kinshasa contemporanea portata da KOKOKO!, dimostra come la musica elettronica sia una piattaforma ideale per esplorare identità fluide, transizioni culturali e tensioni sociali.

La scelta del tema TRANSITION—Gender, Digital, Green non è casuale. La musica elettronica, da sempre legata all’innovazione tecnologica e alla sperimentazione sonora, diventa il linguaggio perfetto per interpretare il concetto di transizione. Dai pionieri del suono sintetico ai nuovi ibridi digitali, l’elettronica è il terreno su cui si gioca l’esplorazione del futuro.

Il ROBOT Festival abbraccia questa eredità, proponendo un programma che non si limita alla celebrazione della musica, ma che invita a riflettere su come questa possa essere un veicolo per il cambiamento.

Share

FB
X
IG

Related
Articles

Oltre le parole: esplorando emozioni e suoni con Laila Sakini

Oltre le parole: esplorando emozioni e suoni con Laila Sakini

Nabil El Ayane

22.10.24

DJ Harvey su: Klymax Discotheque, le sue colonne sonore preferite e le dinamiche dello show business

DJ Harvey su: Klymax Discotheque, le sue colonne sonore preferite e le dinamiche dello show business

Francesco Lo Nigro

21.10.24

Tom Ford: la cinematografia del corpo

Tom Ford: la cinematografia del corpo

Luca Cioffi

17.10.24

Email

Exploring the pulse of
culture since 2019.

where electronic music,
fashion and art collide.

©2024 t-mag

ig
sp
TT

Follow us

We use cookies to ensure that we give you the best experience on our website. If you continue to use this site we will assume that you are happy with it.Ok