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Music

Liberarsi dagli stereotipi: Tai.No.a II di Tsunami Recordings

words: Giulia Massara

Definirsi attraverso altre identità, giocare ad espandersi, contribuire a produrre nuove lingue, per danzare all’interno, alimentandole e abbattendole. Tsumani recordings fa tutto questo e molto altro con una compilation, Tai. No.a II, riprendendo il suo storico e inserendo i suoi artisti in una circolarità creativa che l’etichetta discografica ha deciso rendere fuori misura.

28.06

Liberarsi dagli stereotipi: Tai.No.a II di Tsunami Recordings

Liberarsi dagli stereotipi: Tai.No.a II di Tsunami Recordings

Definirsi attraverso altre identità, giocare ad espandersi, contribuire a produrre nuove lingue, per danzare all’interno, alimentandole e abbattendole. Tsumani recordings fa tutto questo e molto altro con una compilation, Tai. No.a II, riprendendo il suo storico e inserendo i suoi artisti in una circolarità creativa che l’etichetta discografica ha deciso rendere fuori misura.

Ma prima: Label francese con sede a Clermont Ferrand, residenza dell’elettronica francese, sottoscrive nuove sperimentazioni acustiche indagando sul libero estro di un artista immerso nelle sue stanze astratte.

Un carico di collaborazioni che vibrano nella realtà francese attraverso estetiche multilaterali, crescendo e evolvendosi nella dimensione inconscia di un’arte selvaggia; la Label coordina essenze rare sostenendole nella loro scoperta.

In questo progetto discografico il senso è liberarsi dagli stereotipi, assorbendo le diverse predisposizioni artistiche: un processo inclusivo che non è parzialità né equilibrio, ma un ambiente impervio esteso su moltiplicazioni ampie e complesse.

L’immaginazione congelata che solo un’onda anomala sa capovolgere.

Un tunnel in un corridoio che si allunga tra il silenzio e dimensioni acustiche messe insieme, nel conflitto, confondendo l’ordinario con l’ideale.

Il conflitto dei Modern Collapse (Scoville), ad esempio, duo francese che propone un’interpretazione “masticabile” ma lacerante quanto prudente e tesa fibrillando ritmicamente nelle crepe di una riflessa rottura. Non c’è una struttura ma un’amplificazione di picchi sonori esplosivi che si allineano nelle urla del punk e nei climax di una filmografia continuamente interrotta.

Ecco il concetto artistico di cui la Label si serve, presentando i suoi trenta artisti: non c’è congiunzione, non c’è sequenzialità, ma libertà, una libertà che allena l’udito alla complessità del caos. È così che è stato creato Tai.No.a II. Una raccolta che si mostra come un’enciclopedica indagine, un’esplorazione che ha come garante la curiosità acustica. Attraverso il senso e la percezione, l’intuito si modella sulla sofisticatezza uditiva, senza arbitrari algoritmi, senza certezze e dipendenze ma muovendosi in balia di un istante che emerge nelle liturgiche, eteree inclinature sonore. Lagos (Obe Awo Orun) alimenta l’intera compilation con una scrittura selvaggia che risiede negli extra culturali di una narrazione sonora inclusiva; Nel trailer una tiepida ritmica ritualistica, concreta di similitudini tra ferocia e una dimensione cosmopolita; nella trama, una dominazione che rende la storia una metafora invertita, tutta al contrario; massima tensione ed eterna interrogativa che desidera la centralità dell’uomo come genesi della sua stessa divinizzazione. Quello di Lagos, un suono che ricompone più immagini attraverso allacciature elettroniche perseveranti, invadenti; punte sonore temperate da una motrice introspettiva, carnale, profonda, sovrana, pacifica.

Il tempo sparisce e si concede al compiacimento di un elemento atmosferico, su un’essenza amplificativa che solo la musica può di avere. L’eredità artistica è il quoziente di una didattica che compiace il gusto e la credibilità all’interno di un suo potenziale divenire. Tsunami recordings raccoglie questa premessa senza un foglietto illustrativo, esclusivamente rivolto al piacere accelerato di un sistema ridotto al minimo. Alice Anyway (Cavale), per metà francese e metà svizzera. Il suo decollo acustico sfiora paesaggi fiabeschi, divoratori di spazialità ed immaginazioni astratte ma, talmente espressive, da rendere la sua musica un dialogo tra percezione e parola. Assolutamente una libertà artistica che si manifesta come prolungamento di ciò che avviene negli istanti di Pj Horny e Js Donny (Changing Window): qui, ci si appresta ad un ascolto che confeziona e ingloba un lavoro maniacale di cucitura. La loro è una produzione che rende lo strumento la guida, definendo il passo di un sonoro alla volta di più interpretazioni: il fine è realizzare un tempo che si incurva e rimodella, che si espande nella sua inesistenza.

Tutto ciò attraverso una compilation dalle misure multiformi, in una dimensione non misurabile.

Che impatto ha oggi il ruolo della musica, fondamentale ma immediato, Tai.No.a II richiama l’attenzione sulle superfici di qualità.

Chiaramente la dimensione che caratterizza la Label, è il lusso di concedersi alla ricerca di una scena vergine, senza impalcature, plasmando il ritmo selvaggio nell’idea centrale di una nuova e incostante creatività.

Ma ancora altri riferimenti: Tsunami recordings, Label fondata da Lisa More (tra le altre cose residente di Rinse France) ha arricchito una cultura predestinata alla “disgrazia” dell’eleganza, ormeggiando, tra fluttuose convivenze, l’ardire electro acustico e l’incoscienza psichedelica. È un disegno tra l’inconscio animale di un’arte quale la musica, l’artista e l’ascoltatore. Ma il maestro di tutta l’orchestra altro non è che l’introspezione di un criptato quanto risoluto suono che, per quanto ribelle, si armonizza con gli altri. La storia di Lisa More, tra intimità e personalità, sembra trafiggere pienamente l’indole artistica con cui ha trasformato la visione nell’immensità uditiva. Perfezionando una singolare ispirazione creativa. che aggrega più movimenti musicali in un continuo gioco delle sedie, stendendo la passione su una corda pop e un’altra, decisamente, più sperimentale: un videoclip anni’90 adattato alle sequenze serrate di un’elettronica spinta, nera.

In questa compilation, il suo ruolo principale, tra istinto ed erotismo, che la celebrano come una delle artiste più riconosciute dans le domaine de la musique parigina, filmando le cinematografie audiovisive di una città dolcissima quanto aspra, rude, perseverante, provocatrice, enorme.

Spettacolo, ebrezza e rielaborazione sono la sintassi che codifica l’immagine di questo disco, un’iconica rimanenza di un’essenza contemporanea.

I Glass (I Prowl The Night ft Lisa More) sono i capifila di questa armata che riassume piramidi sonore e conduce una sperimentazione tra determinazioni e astrattezze, rumori ed ecologie sofficissime. Nei dettagli la loro narrativa risulta questa: hanno pubblicato musica con Comic Sans Records, OOH-sounds, Santé Records, SFX e Loose Lips. I Glass gestiscono una residenza bimestrale su LYL radio. Biografia perfettamente contrastante con i voraci e rudimentali, crudeli e privi di censure quanto sinceri A Strange Wedding & Mass (Voidwalker): collaborazione tra due estremi che rendono la loro entrata in scena un fuoco! La traccia percorre una pianura esteticamente pura fino a raggiungere chiazze profonde che temperano l’andatura rendendosi imprevedibili: l’imprevedibilità è la dinamica di un disco con trenta artisti, dall’estro ondulato, privilegiato, offuscato.

Nel complesso, una compilation bilingue, seppur di linguaggi estetici e sonori ne contiene infiniti. L’etimologia discografica, presentata da Tsunami Recordings, è l’allargamento, la centralizzazione di più obbiettivi che mettono a fuoco un’unica fotografia. Scatti acustici che sviluppano, secondo una libera selezione, l’intera pellicola, definendo luci, rumori e bui della storiografia musicale di Tai.No.a II; un lavoro, un processo, un progetto, un concetto musicale che non si abbottona dentro un disco ma si moltiplica -generosamente- attraverso il contrasto, il contrapposto e il conflitto creando una scena armonicamente coincidente dentro un ampio palinsesto discografico.

Tai.No.a II redatto, pensato e creato da Tsunami Recordings è disponibile dal 28 giugno 2024.

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