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Music

INTERSTELLA 5555: DAFT PUNK, UNE AUTRE FOIS

words: Giuseppe Avolio

09.12

INTERSTELLA 5555: DAFT PUNK, UNE AUTRE FOIS

INTERSTELLA 5555: DAFT PUNK, UNE AUTRE FOIS

Sono passati quasi quattro anni da quel maledetto 22 febbraio, giorno in cui uno dei gruppi più influenti della storia della musica elettronica, i Daft Punk, annuncia al mondo intero la fine definitiva (definitiva?) del progetto pubblicando su Youtube Epilogue, drammatico cortometraggio di circa sette minuti che ha lasciato ferite aperte e dolori eterni nel cuore di milioni di persone – me compreso.

Dalla pubblicazione di Epilogue si è speculato moltissimo sul significato del cortometraggio: alcuni sottolineano il fatto che “epilogo” in letteratura non significa “fine” ma “ultimo capitolo”, altri invece fanno calcoli cabalistici basandosi su dettagli e simbolismi presenti nel video, altri ancora cercano di scovare pattern relativi alla frequenza con cui il duo ha pubblicato i vari dischi per tentare di prevedere il prossimo. Insomma, la fiamma della speranza è viva e arde intensamente nello spirito di coloro i quali sono cresciuti ascoltando album incredibili come Random Access Memory o Discovery. Ed è proprio Discovery che ci interessa particolarmente.

Il 12 Dicembre, infatti, i Daft Punk “tornano” al cinema, per un solo giorno, con Interstella 5555, anime diretto da Kazuhisa Takenouchi basato interamente sul secondo album del gruppo francese – Discovery appunto – per una serata di nostalgia all’insegna di quei suoni che hanno fatto la storia dell’house, con tracce iconiche come One More Time, Harder Better Faster Stronger e Something About Us. Questo perché Interstella 5555 è un film muto, una sequenza di immagini concepite e realizzate per essere in simbiosi con la musica, senza la quale non avrebbe senso. È un film che trasuda una sorta di romantico vintage futuristico, pienamente coerente col sound dei Daft Punk, sound che guarda al futuro ma che si compone di una miriade di sample provenienti da quel magico mondo della disco anni ’80. È un film che si sviluppa fra lo Spazio e la Terra, fra astronavi e città, fra emozioni aliene e sentimenti umani.

Per concludere, volendo dare qualche curiosità di contorno, il co-regista è il mangaka Leiji Matsumoto, autore di numerosi manga tra cui Capitan Harlock e Galaxy Express 999, mentre la casa di produzione è la Toei Animation, la stessa di Dragon Ball, One Piece, i Cavalieri dello Zodiaco e Sailor Moon, giusto per citare alcune fra le più note.
Le premesse sono ottime, la musica pure, non vi resta che comprare il biglietto e andare in sala giovedì prossimo, ne varrà la pena.

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