t-mag

Intersezioni: il gioco di ruolo tra arte e moda. Chapter 1 – Le Fondazioni

Un tempo arte e moda erano due universi rigidamente distinti: la prima, densa di profondità concettuale e astrattismo, destinata agli intellettuali e ben distante dalle dinamiche commerciali; la seconda, invece, superficiale e tangibile, immersa nella mutevolezza, con la funzione dichiarata di adornare i corpi e ostentare il lusso. La moda, in tal senso, appariva come un linguaggio effimero, vincolato a dei ritmi e all’esibizione sociale, mentre l’arte aspirava all’assolutezza, a un’aura di trascendenza inscritta in un codice espressivo destinato a perdurare nel tempo.

È a partire dal Novecento che le due discipline iniziano un dialogo che, per quanto non privo di tensioni, trova la sua genesi nella spinta dei movimenti avanguardisti. Il Futurismo e il Surrealismo, animati da una volontà di rottura, aprono una porta attraverso cui arte e moda si avvicinano: gli artisti e i couturier iniziano a oltrepassare i limiti delle rispettive discipline. Le idee avanguardiste e sovversive di questi movimenti traspaiono negli abiti che cominciano ad incarnare concetti e simbolismi profondi, invece di assolvere semplicemente ad una funzione.

Negli anni ’50 e ’60 le interazioni si intensificano in un terreno fertile di sperimentazioni e sinergie intellettuali: gli atelier degli artisti diventano centri di sperimentazione che coinvolgono i creativi di differenti discipline, luoghi d’incontro e dialogo tra pittori, scultori, stilisti, musicisti e fotografi.

I confini tra le due aree si dissolvono: l’abito diventa anche mezzo artistico, mentre l’arte si diffonde attraverso la moda.

Nella cultura contemporanea arte e moda convergono sempre più frequentemente, la sovrapposizione tra questi due mondi è spesso espressa attraverso collaborazioni emblematiche tra designer e artisti visivi. I fashion show si trasformano in veri e propri palcoscenici di sperimentazione artistica, atti al contempo estetici e concettuali; i negozi delle grandi maison del lusso, a loro volta, abbracciano un design sempre più vicino al concetto di galleria d’arte contemporanea, con spazi ed atmosfere che vanno ben oltre la mera esposizione dei prodotti. Infine, le fondazioni d’arte istituite dai brand di moda diventano piattaforme culturali per valorizzare e preservare il loro patrimonio artistico ma, anche, per promuovere la riflessione e il dialogo nell’ambito delle arti contemporanee. Il brand diventa così anche un mediatore culturale, accogliendo il passaggio di testimone dai grandi collezionisti privati e mecenati di un tempo e aprendo un nuovo scenario culturale per la fruizione dell’arte.

Per questo primo articolo della serie dedicata alle intersezioni tra arte e moda abbiamo selezionato le fondazioni e gli spazi destinati all’arte istituiti dai brand di moda che portano avanti la sinergia tra le due discipline.

Fondazione Prada

Fondazione Prada nasce nel 1993 da un’idea di Miuccia Prada e Patrizio Bertelli. La missione è quella di comprendere meglio i cambiamenti del mondo contemporaneo attraverso l’arte, “un’indagine della cultura umana nella sua varietà e complessità”, come Miuccia Prada stessa afferma. Nel 2011 apre la prima sede della Fondazione, lo spazio espositivo a Venezia nel palazzo settecentesco restaurato di Ca’ Corner della Regina che ogni anno parallelamente alle Biennali di Arte ed Architettura presenta progetti di ricerca e sperimentali. È il 2015 invece quando la prima sede di Fondazione Prada arriva a Milano; a progettare la struttura è l’architetto Rem Koolhas e, fin dalla sua nascita, si propone come uno dei progetti milanesi più innovativi: non solo uno spazio espositivo ma un vero e proprio laboratorio dove coesistono discipline differenti ed intersezioni tra le stesse. Dalle mostre sull’archeologia all’arte contemporanea fino alle performance di danza, ai convegni e alle mostre scientifiche del progetto “Human Brains” e alla recente sala di proiezione inaugurata nel 2023 “Cinema Godard”, dedicata al celebre regista, nella quale Fondazione Prada propone una selezione di proiezioni che spaziano dai classici di autore da riscoprire ai film inediti, fino ad una parte dedicata ai registi emergenti. Nel 2016 Fondazione Prada inaugura la sua seconda sede su Milano: “Osservatorio” uno spazio espositivo dedicato alla sperimentazione dei differenti linguaggi visivi e alla connessione tra tecnologia ed altre forme espressive. Infine, a partire dal 2018, Fondazione Prada estende le sue attività anche in Cina, Giappone e Stati Uniti con tre sedi internazionali, rispettivamente Prada Rong Zhai, Prada Aoyama e Prada Broadway Epicenter, che propongono regolarmente progetti di ricerca che variano tra mostre, monografie, opere commissionate ed incontri pubblici con figure di spicco della cultura.

In corso: “For My Best Family” Meriem Bennani, Milano

“Preserving the Brain – A call to action” mostra e programma di incontri, Milano.

Marsèll Paradise

Marsèll è un brand di calzature nato nel 2001, sin dalla sua nascita unisce il know-how della tradizione manifatturiera veneta con la cultura contemporanea. Nel 2016, proprio per dare spazio alla divulgazione della cultura contemporanea, Marsèll apre il suo spazio espositivo “Marsèll Paradise”, che mette in connessione differenti discipline e forme di espressione: al pian terreno una libreria che offre una selezione ben curata di magazine, libri e pubblicazioni indipendenti mentre, al piano interrato, un basement che accoglie mostre, installazioni audio-visive, performance e presentazioni di progetti editoriali indipendenti. Nel progetto “Paradise” Marsèll crea perfettamente un dialogo tra il brand e la sua community internazionale, i creativi affini alla visione di una cultura sempre più ibrida.

Fondazione Louis Vuitton

Il gruppo LVMH inaugura la sede della Fondazione Louis Vuitton nel 2014, un edificio innovativo, ormai divenuto iconico, progettato dall’architetto Frank Gehry. L’idea è quella di rendere il viaggio dello spettatore nell’arte contemporanea quanto più fruibile possibile per aprire dibattiti e riflessioni tra pubblico e artista. La fondazione ospita mostre di arte moderna e contemporanea ed espone opere della propria collezione, commissiona agli artisti opere site-specific, organizza eventi culturali come performance, proiezioni e concerti nell’auditorium dedicato, promuovendo l’arte francese ed internazionale e creando intersezioni inedite tra le stesse.

In corso: “Pop Forever, Tom Wesselmann &…”

“Open Space #15 Portia Zvavaera, Imba Yerumbidzo”

Fondazione Bally

“Arte, ecologia, ricerca e diversità”

Si apre con queste parole la descrizione della fondazione Bally che estende il marchio di moda anche alle innovazioni in differenti discipline. Attiva dal 2006 la Fondazione Bally sostiene la scena artistica affermata ed emergente con un’impronta ecologica ed attenta ai cambiamenti culturali del mondo. Nel 2023 apre la sua prima “casa dell’arte”, la Villa Heleneum, a Lugano: un luogo dedicato a riscoprire e valorizzare la storia del luogo, riflettendo sul rapporto tra uomo e ambiente attraverso mostre, installazioni site-specific, spettacoli, proiezioni e laboratori. La fondazione Bally rappresenta un esempio di avanguardia da parte di un brand del lusso per connettere l’arte con le tematiche più attuali sull’ambiente e l’inclusività.

In Corso: “Arcadia”, Group Exhibition

Fondazione Nicola Trussardi

La Fondazione Nicola Trussardi nasce a Milano nel 1996, un museo nomade con l’obiettivo di diffondere l’arte contemporanea attraverso canali e contesti differenti. Nel 2002 Beatrice Trussardi nomina come direttore artistico Massimiliano Gioni e l’anno successivo la Fondazione lascia gli spazi di Palazzo Marino alla Scala per concentrarsi su progetti itineranti direttamente nella città. Eventi veloci, temporanei, gratuiti che arricchiscono la città e permettono di riscoprire antichi palazzi storici quali Palazzo Litta, Palazzo Dugnani e Palazzo Citterio attraverso l’intervento di artisti internazionali. Fondazione Trussardi si concentra su una programmazione coinvolgente, con flessibilità e innovazione che permettono di trasportare il grande pubblico nel mondo dell’arte contemporanea e attivando scambi e collaborazioni con realtà affermate internazionalmente come la Tate Modern di Londra, la Kunsthaus di Zurigo e la Biennale di Venezia.

Fondazione Cartier

Fondazione Cartier è stata una delle prime fondazioni d’arte create da un brand del lusso; apre nel 1984 per idea dell’allora presidente di Cartier, Alain Dominique Perrin a Jouy-en-Josas. Dieci anni più tardi si trasferisce a Parigi in un affascinante edificio in vetro e metallo progettato da Jean Nouvel. Fin dagli albori, la fondazione Cartier si afferma come uno spazio di dialogo tra arti contemporanee di diverso genere – quali design, fotografia, musica, performance – ed il pubblico, offrendo attività ed eventi che coinvolgono artisti e personaggi della cultura internazionali. Inoltre la Fondazione Cartier sostiene l’arte e la cultura attraverso la commissione di opere ed attività collaterali.

In Corso: “Olga de Amaral”

Fondazione Bulgari

Fondazione Bulgari accoglie perfettamente la sfida del nuovo mecenatismo; opera nel campo dell’arte valorizzando il patrimonio con progetti di restauro come ad esempio quello della Scala d’Oro di Venezia o del recupero dei mosaici delle Terme di Caracalla, ma anche con la promozione di progetti legati all’arte contemporanea in collaborazioni con istituzioni di prestigio come la Fondazione MAXXI, il Whitney Museum e la Milano Design Week. Tuttavia, la missione della Fondazione Bulgari va oltre la sola conservazione e promozione artistica; essa si fonda sull’approccio del “Give back”, un principio che incarna l’impegno a restituire valore e opportunità alla società. Questo si realizza in progetti volti a promuovere il potenziale umano, in particolare attraverso premi e collaborazioni con organizzazioni come Save the Children e scuole di alta formazione per sostenere lo sviluppo di nuovi talenti e creativi emergenti.

Permanent exhibition: Domvs

BVLGARI Foundation, Scala d’Oro, Venezia

Fondazione Zegna

Fondazione Zegna nasce dall’idea di portare avanti nel contemporaneo i valori ed il pensiero etico di Ermenegildo Zegna attraverso la diffusione dell’arte e della cultura, la realizzazione di iniziative filantropiche, il mecenatismo, la conservazione del patrimonio storico dell’azienda e la tutela dell’ambiente. La volontà è quella di costruire un dialogo tra passato e presente, tra etica e cultura.

Dal 2007, la Fondazione trova uno dei suoi spazi espositivi in “Casa Zegna” un centro culturale e archivio storico situato nel cuore del lanificio Zegna, nato dalla trasformazione della storica abitazione di famiglia è una sintesi tra memoria e innovazione. Casa Zegna custodisce l’archivio tessile dell’azienda, che testimonia oltre un secolo di storia industriale e ospita la mostra permanente “From Sheep to Shop”, esposizione che ripercorre le tappe della produzione tessile ma illustra anche i principi etici e i valori che l’azienda persegue da più di quattro generazioni. Inoltre, Casa Zegna propone frequentemente mostre temporanee collaborando con artisti interessanti nel panorama contemporaneo e cura il progetto “All’aperto”, un’iniziativa pensata per avvicinare l’arte contemporanea al pubblico: attraverso installazioni artistiche permanenti collocate in luoghi specifici il progetto vuole dialogare con la comunità locale e i visitatori, rendendo l’esperienza artistica accessibile e profondamente radicata nel contesto territoriale.

Permanente: “From Sheep to shop”, Casa Zegna

Fondazione Paul Smith

La fondazione Paul Smith nasce nel 2020 dalla vocazione del designer che, in occasione dei 50 anni dalla fondazione del brand, ha deciso di condividere la sua esperienza con i giovani aspiranti designer ai loro primi step nell’industria della moda. La fondazione Paul Smith si occupa di condividere in un archivio online, costantemente aggiornato, consigli su tutti gli aspetti necessari per entrare nella fashion industry, organizza premi d’arte ed inoltre, ad aprile 2024, ha lanciato sui social l’appello per iscriversi ad una “Fashion residency” dove, per 12 mesi, i giovani designer saranno ospitati e supportati in tutti gli aspetti del loro percorso da figure esperte.